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I contenuti di questa pagina sono estratti prevalentemente dal libro di testo: Mario Ferrara e Graziano Ramina - Click & Net - edizione Clitt.

06 - cinema, audiovisivi e animazione: cenni storici

Mentre oggi è naturale vedere un filmato o giocare con un videogioco al computer, con vista e udito tesi per non lasciarsi sfuggire niente, le tecnologie del passato erano in grado di stimolare solo una sfera sensoriale alla volta. Pensiamo all’epoca della stampa: l’unico modo per trasmettere il messaggio era visivo, con immagini statiche che se ne stavano lì sul foglio, incapaci di pronunciare una sola parola. È solo con lo sviluppo della tecnologia audiovisiva che si è riusciti a “dare voce” a immagini non più statiche, generando una forma di comunicazione di tipo plurisensoriale.

Tra gli storici dei media c’è chi sostiene che l’avvento dell’audiovisivo dovrebbe essere ricondotto all’invenzione della lanterna magica: una scatola in cui venivano proiettate immagini ferme ma in rapida successione tra loro, per dare all’occhio umano la sensazione del movimento.Nella seconda metà dell’Ottocento nuove modalità di rappresentazione sono offerte dalla fotografia, che permette agli artisti di fermare il movimento attraverso lo scatto fotografico.

LA CINEMATOGRAFIA

Bisognerà aspettare il 1895 per la prima proiezione cinematografica ufficiale con i fratelli Lumière, presso il Grand Café di Parigi. In uno dei primi corti proiettati al Grand Café, viene ripreso un treno che rientra in stazione: a quella visione tale è lo schock suscitato che gli spettatori corrono fuori dalla sala per la paura di essere travolti.Non essendo ancora stato inventato il sonoro, i musicisti vengono ingaggiati per accompagnare la proiezione con la musica.

Solo con lo sviluppo tecnologico si riuscirà a creare una colonna sonora sincronizzata con

la proiezione. Il concetto di video nasce proprio con il cinema sonoro nel 1927-28 e si afferma successivamente con lo sviluppo della televisione.

GLI AUDIOVISIVI

Il termine audiovisivo inizia a essere utilizzato all’inizio degli anni '80 per indicare un mezzo di comunicazione attraverso il quale era possibile eseguire proiezione di immagini accompagnate dal sonoro. Grazie alle nuove potenzialità comunicative offerte dall’era del computer, negli anni ’90 si sviluppano tipologie di proiezione più complesse. La telecamera, il videoregistratore e il computer rendono possibile documentare avvenimenti, spettacoli, costruire spot, realizzare film: sembrano ormai non esistere più limiti alle possibilità di ripresa.

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I contenuti di questa pagina sono estratti prevalentemente dal libro di testo: Silvia Lagnani, Catia Mastrantuono, Tiziana Peraglie, Rita Soccio - Competenze grafiche - edizione Clitt.