I contenuti di questa pagina sono estratti prevalentemente dal libro di testo: Mario Ferrara e Graziano Ramina - Click & Net - edizione Clitt.
I primi caratteri per la stampa utilizzati da Gutenberg presentavano forme gotiche. Con lo sviluppo della stampa e la diffusione delle tipografie, però, le forme tipografiche. Le forme tipografiche si moltiplicano assumendo fisionomie diverse. Si crea così una situazione talmente complessa e confusa che si inizia a sentire il bisogno di dare ordine, di classificare i diversi caratteri, di fissare le caratteristiche formali comuni e ricorrenti.
La struttura del carattere
La facilità con cui gli attuali sistemi di elaborazione computerizzata consentono di visualizzare le scelte compositive non esclude la necessità di una cultura del carattere. Gli elementi che caratterizzano un carattere sono fondamentalmente due: le aste e le grazie.
Le aste
Le lettere sono formate da linee, la cui forma e combinazione genera la struttura e determina la forma del carattere. Queste linee costituiscono le aste, e possono essere:
1. rette: E F H I L T i l
2. spezzate: A K M N V W X Y Z k v w x y z 1 4 7 1 4 7
3. curve: C O Q S c o s 0 3 6 8 9 0 3 6 8 9
4. miste: B D G J P R U a b d e f g h j m n p q r t u 2 5 2 5
Le grazie
Le grazie sono le parti terminali delle aste. Nascono dalla reminiscenza dei raccordi tra le lettere e accentuano l’espressione stilistica del carattere. Sono dette:
- tratti di testa se sono poste nella parte superiore del carattere;
- tratti di piede se invece sono collocate alla base della lettera.
Il corpo del carattere
Il sistema di misurazione dei caratteri deriva dalla stampa tipografica. La misura del carattere tipografico è riferita alla sua altezza, che rimane costante; la larghezza delle lettere invece è estremamente variabile, basta pensare a come cambia l’estensione per esempio dalla O rispetto alla I. Lo spazio occupato in altezza dalla famiglia di caratteri, compresi tratti ascendenti e discendenti, lettere maiuscole e accenti, si chiama corpo del carattere. Il corpo del carattere è misurato in punti.
L’unità di misura utilizzata oggi in tipografia è proprio il punto elettronico, (pt) corrispondente a 1/72 di pollice, cioè mm 0,3527.
Il disegno del lettering
Il contrasto tra le lettere si crea accostando caratteri che presentano tra loro forti differenze formali, per esempio accostando toni chiari a toni scuri, caratteri larghissimi a caratteri strettissimi ecc.
Lo spazio definito dalla lettera è chiamato forma, praticamente la parte stampata, mentre lo spazio escluso dalla lettera è chiamato controforma. Per controforma, quindi, s’intende la superficie esterna alla lettera.
Criteri compositivi
Per l’impaginazione dei testi è bene considerare i diversi criteri compositivi che regolano la composizione grafica del lettering:
- La spaziatura: per ottenere una buona leggibilità delle lettere è importante valutare con attenzione l’accostamento dei caratteri: la crenatura è lo spazio tra una lettera e un’altra.
- L’interlinea: l’interlinea è la distanza tra una riga di testo e l’altra. Si misura in punti. Normalmente l’interlinea corrisponde al 120% del corpo del carattere. Se per esempio il carattere ha corpo 10 pt l’interlinea considerata normale misura 12 pt.
- La giustezza: la giustezza è la lunghezza della riga di testo.
- L’allineamento: la composizione del testo è importante sia per i prodotti grafici cartacei di tipo tradizionale, sia nei messaggi di tipo ipertestuale.
Colore e lettering
il colore, con la sua capacità di attribuire valore e peso differente al lettering rispetto allo sfondo, è in grado di influenzare notevolmente la leggibilità. L’impatto visivo creato dal testo è legato alla sua forma, al contrasto cromatico che lo distingue dallo sfondo, al peso che ha nello spazio rispetto agli altri elementi compositivi. Una pagina di testo appare nella sua totalità; le lettere, ben allineate e organizzate nello spazio, perdono nella visione d’insieme la propria identità per apparire come configurazione di uno spazio uniforme.
Il font nell’era digitale
Molte delle regole e dei principi che sono alla base della comunicazione legata alla stampa rimangono fondamentali anche nell’era digitale. Oggi i caratteri di piombo sono spariti per cedere il passo ai font digitali.
I caratteri da stampa e quelli visualizzati sul monitor, hanno delle peculiarità che un progettista non può trascurare. Questo perché le caratteristiche dei diversi media cambiano le situazioni percettive e le modalità di fruizione.
Applicazioni grafiche del lettering
Vediamo alcune semplici applicazioni operative del lettering:
- Il calligramma: è una composizione testuale in cui la particolare disposizione delle parole genera un’immagine.
- La parola immagine: nasce da un gioco tra il significato della parola e la forma che assume, come nei seguenti esempi del designer Daniel Carlmatz.
I contenuti di questa pagina sono estratti prevalentemente dal libro di testo: Silvia Lagnani, Catia Mastrantuono, Tiziana Peraglie, Rita Soccio - Competenze grafiche - edizione Clitt.