I contenuti di questa pagina sono estratti prevalentemente dal libro di testo: Mario Ferrara e Graziano Ramina - Click & Net - edizione Clitt.
Le tecniche creative sono abilità e metodi che vengono utilizzati da chi vuole superare le proprie barriere mentali per giungere a soluzioni innovative. Le tecniche creative permettono di abbandonare le vie tradizionali dei propri schemi mentali per aprirsi a nuove e sorprendenti soluzioni, spingono insomma ad ampliare il proprio modo di vedere e di considerare i problemi con il fine di superare i confini della banalità per riuscire a giungere a soluzioni e idee tanto strabilianti quanto funzionali.
- IL PENSIERO LATERALE. Lo psicologo Edward de Bono, parla di pensiero laterale come della capacità di cambiare il punto di vista attraverso il quale si osserva il problema. Compiere quindi un salto creativo per abbandonare il pensiero logico che porta a soluzioni dirette del problema, per sperimentare un approccio indiretto ricercando punti di vista alternativi per considerare il problema.
- IL BRAINSTORMING. Tra i metodi utilizzati per produrre nuove idee, un posto di primo piano spetta al brainstorming, termine inglese che significa “tempesta di cervelli”. Il brainstorming è una tecnica di produzione di idee da effettuare in gruppo. Una persona, che funge da conduttore e mediatore dell’incontro, spiega ai presenti il tema da trattare e pone il problema da risolvere. L’importante in questa fase è produrre il massimo numero di idee senza curarsi della loro illogicità o incoerenza. Più idee si concepiscono, maggiori sono le probabilità di arrivare a quella vincente. Nella fase successiva ogni partecipante predispone un testo sul tema esprimendo il suo punto di vista e proponendo la soluzione. I diversi membri del gruppo analizzano quindi i diversi elaborati cercando di estrapolare i concetti più coerenti con il tipo di comunicazione che si vuole trasmettere. Successivamente si selezionano tutti gli elementi (immagini, parole, etc) necessari per ideare un messaggio efficace. Il brainstorming, in quanto lavoro di gruppo, favorisce il flusso continuo delle idee e dei punti di vista, dall’universale al particolare, senza sacrificare l’apporto individuale, ma anzi arricchendolo e completandolo attraverso un confronto aperto.
- IL METODO 635 è simile al brainstorming ma in forma scritta: 635 significa 6 partecipanti, 3 soluzioni in 5 minuti. Si tratta di un’attività svolta nell’arco di mezz’ora da un gruppo di 6 persone. A ogni partecipante è consegnato un foglio sul quale è illustrato il problema da risolvere. In 5 minuti ogni membro del gruppo elabora 3 soluzioni elencandole sul foglio che poi passa al vicino, e a sua volta riceverà dal proprio vicino un altro foglio sul quale, ispirandosi alle idee già scritte in precedenza, sempre nell’arco di 5 minuti, dovrà individuare altre 3 soluzioni e così via. La seduta termina dopo che ogni partecipante ha ricevuto tutti i fogli. In questo modo si sono sviluppate 6 x 3 x 6 = 108 proposte, che andranno valutate preferibilmente il giorno successivo.
- LA MAPPA MENTALE o mindmapping consiste in una una tecnica che per descrivere un problema si avvale della visualizzazione e della strutturazione delle idee. La tecnica segue un procedimento non analitico e sequenziale ma cerca di favorire la nascita di idee improvvise e spontanee. Si procede dal centro del foglio: in questo punto si scrive in stampatello una parola o una frase che descriva la natura del problema. È anche possibile procedere a una visualizzazione del tema trattato con un disegno. A questo punto si procede nel modo più spontaneo possibile a scrivere tutte le associazioni di idee che nascono dal tema centrale. Il foglio deve essere riempito il più in fretta possibile con tutto ciò che viene in mente riguardo al tema, anche con concetti che possono apparire ridicoli o insignificanti. A questo punto si cercano i collegamenti tra i diversi concetti. può indicare i punti principali, il blu i concetti secondari e così via. La mappa mentale viene poi rivista con maggiore tranquillità in un secondo momento. È possibile rielaborarla aggiungendo nuovi pensieri o eliminando aspetti irrilevanti.
- LE MATRICI MORFOLOGICHE. L'operazione può generare soluzioni diverse e alternative. Il procedimento si articola in 5 fasi:1. Individuazione del problema: analisi e descrizione. Per esempio: lo sviluppo di un tavolo da cucina.
2. Individuazione delle diverse componenti o aspetti del problema: il problema viene scomposto nelle sue parti che vengono definite e inserite nella prima colonna di una matrice.
Per esempio: dimensioni, materiali, forma, numero di gambe ecc.
3. Determinazione delle opzioni possibili: per ogni aspetto del problema si cercano le diverse alternative e queste vengono riportate in matrice nelle colonne accanto ai diversi aspetti.
Per esempio: se l’aspetto considerato è la tipologia di materiale, le opzioni possibili possono essere: vetro, metallo, plastica, legno, fibra di vetro ecc.
4. Elaborazione delle soluzioni: ora si cercano le possibili soluzioni. Si procede a creare i collegamenti con le varianti riferite alle altre componenti.
Per esempio: il tavolo può essere di dimensioni 100 × 100 × 85 cm, di metallo, quadrato, con quattro gambe ecc.
5. Valutazione e scelta: si procede quindi a valutare le possibili alternative in modo da scegliere quella più opportuna.
- LA PROVOCAZIONE MENTALE. La tecnica della provocazione mira a contrastare proprio questo attaccamento alla consuetudine per spingerci ad abbandonare i soliti schemi mentali. Dopo aver generato la provocazione mentale, si procede a sviluppare le idee. Una volta scelta una provocazione è necessario soffermarsi su di essa il più a lungo possibile, al fine di riuscire a individuare idee nuove e insolite.
approccio esempio di “po”
Negare un dato di fatto Il succo di arancia non fa bene
Descrivere un caso ideale (irreale) Il succo di arancia viene versato direttamente dal frutto
Ribaltare fatti o caratteristiche Il succo di arancia beve me a colazione
Distorcere fatti o nozioni assodate Non bevo succo d’arancia a colazione
Esagerare Il succo di arancia ha proprietà benefiche sull’umore
Collegare la situazione a un’altra parola a caso Il succo di arancia e acqua
- LA LISTA DI OSBORN. Questo metodo è stato ideato da Alex Osborn, l'inventore del brainstorming. Si tratta di un elenco di dieci domande che si pone la finalità di ampliare il campo di osservazione.Il punto di partenza rimane l’individuazione del problema: Quale processo o prodotto deve essere migliorato. Quindi si prendono in considerazione i dieci punti che compongono la lista. Per ogni punto è necessario avere a disposizione il tempo sufficiente per sviluppare almeno un’idea. Ecco le dieci domande:
1. Diverso utilizzo:
Si può utilizzare il prodotto X in maniera diversa? Si può utilizzare l’idea Y in un altro contesto? In un’altra situazione?
2. Adattare:
A cosa assomiglia il prodotto X o l’idea Y? Esistono dei parallelismi con altri prodotti o altre idee? È possibile imitare un’altra idea o un altro prodotto?
3. Modificare:
È possibile modificare il colore, la dimensione, la forma, la funzione ecc.?
4. Ampliare:
Si può aggiungere qualcosa al prodotto X? È possibile ampliare l’idea Y? Si possono aumentare le dimensioni, le componenti, gli ingredienti, le applicazioni ecc.?
5. Rimpicciolire:
È possibile limitare l’idea Y o ridurre il prodotto X? Si può togliere qualcosa? Si possono diminuire le dimensioni, le componenti, gli ingredienti, le applicazioni ecc.?
Si può utilizzare solo una parte del prodotto X?
6. Sostituire:
Cosa può sostituire il prodotto X? L’idea Y può essere organizzata in maniera diversa? Esistono altre forme, altre idee, altri prodotti?
7. Invertire:
Si possono invertire i passi del processo? Si può modificare la sequenza del ragionamento che ha portato all’idea? Si possono invertire le componenti del prodotto?
8. Capovolgere:
Si può ribaltare specularmente il prodotto X? L’idea Y può essere capovolta, girata di 180°? Ribaltata?
9. Combinare:
Il funzionamento del prodotto X può essere collegato ad altri prodotti? L’idea Y può essere collegata ad altre idee?10. Trasformare
Si può trasformare il prodotto X (renderlo trasparente, scioglierlo, solidificarlo ecc.)?
Si può trasformare l’idea Y in un’altra idea Z?
-LE DOMANDE CLICK è più evidente la sua applicabilità nel processo creativo legato allo sviluppo della campagna pubblicitaria. Si struttura in due fasi. Nella prima sono prese in considerazione le domande:
Le domande appena analizzate non necessariamente devono essere esaminate e utilizzate tutte. Qualche volta, arrivare fino in fondo risulterebbe dispersivo. Potrebbe essere sufficiente l’analisi solo di una parte dell’elenco, perché è già stato raccolto un adeguato numero di idee per poter procedere con il progetto.
Una volta terminata la prima fase si procede a valutazione e sviluppo degli spunti.
I contenuti di questa pagina sono estratti prevalentemente dal libro di testo: Silvia Lagnani, Catia Mastrantuono, Tiziana Peraglie, Rita Soccio - Competenze grafiche - edizione Clitt.