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I contenuti di questa pagina sono estratti prevalentemente dal libro di testo: Mario Ferrara e Graziano Ramina - Click & Net - edizione Clitt.

13 - le regole impaginative

Prima di operare creativamente per sviluppare un manifesto, un pieghevole o una pagina web, si deve considerare la forma del contenitore, poiché lo spazio compositivo impone e determina le relazioni che si devono creare tra i diversi elementi.

Composizione grafica e impaginazione implicano scelte fondamentali ai fini dell'efficacia del messaggio. La forma della comunicazione è importante tanto quanto il contenuto.

L'impaginazione è il procedimento che organizza e coordina secondo una disposizione "logica" gli elementi grafici che costituiscono la pagina web o lo stampato. Si può affermare che il formato dello spazio compositivo rappresenta il punto di partenza di qualunque percorso creativo.

proporzioni e sezione aurea

La sezione aurea è la parte di una linea (L) divisa in due parti diseguali. La sua lunghezza ha una proporzione matematica particolare rispetto alla parte di linea rimanente.
In particolare, la parte più corta (b) sta alla più lunga (a) come questa sta all'intero segmento, cioè b : a = a : L (rapporto =  1,61803). Le regole della proporzione aurea creano un rapporto equilibrato tra le parti e il tutto. Vediamo di seguito come si ottiene:

La spirale aurea è una curva policentrica aperta che si sviluppa sulle partizioni di un rettangolo i cui lati verificano il rapporto aureo.
Per la costruzione del rettangolo aureo basta partire dal suo lato maggiore AB, trovare la relativa partizione aurea e riportare tale sezione sulla perpendicolare per trovare il suo lato minore.
Trovato il rettangolo aureo, per tracciare la spirale, come in figura, traccia verso il basso la perpendicolare passante per il punto F fino alla sua intersezione col lato CD del rettangolo nel punto E. Si è così individuato, all'interno del rettangolo aureo, il quadrato di vertici A,F,E,C; centrando nel punto E possiamo tracciare il primo tratto della spirale, composto dall'arco di estremi CF.
Sottraendo dal rettangolo questo quadrato, lo spazio rimanente del rettangolo è anche esso un rettangolo, di vertici F,B,D,E, i cui lati soddisfano anche essi il rapporto aureo. Questa è una singolare ed importante proprietà del rettangolo aureo: ogni volta che si sottrae il quadrato di lato pari al lato minore del rettangolo si ottiene un successivo rettangolo il cui lato maggiore è la sezione aurea del lato maggiore del rettangolo precedente e il lato minore è l'ulteriore sezione aurea del lato del quadrato anzidetto.
Si può continuare con la stessa procedura per successive partizioni, tracciando ogni volta l'arco che si raccorda al precedente per disegnare un'altro tratto della spirale aurea.

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Alcuni esempi di proporzioni ottenute sfruttando i rapporti

della sezione aurea.

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i formati uni della carta

Partendo da un foglio di carta avente l'area di 1 mq (metro quadrato) e considerando il rapporto tra i lati di radice quadrata di 2, si ottiene un rettangolo avente lati di circa cm 84,1 x 118,9. Il rapporto proporzionale dei formati UNI si può comprendere considerando che il lato maggiore del foglio abbia la stessa misura della diagonale del quadrato costruito con il lato minore. Da qui la formula: lato minore moltiplicato radice quadrata di 2 uguale lato maggiore. Ne consegue la seguente regola: il lato minore sta a quello maggiore come il lato di un quadrato sta alla sua diagonale.I numeri che seguono la lettera A ( ad es. A1 -A2 - A3 etc.) indicano quante volte, partendo dal formato base A0, bisogna dimezzare il foglio, tagliandolo a metà perpendicolarmente al lato maggiore, per ottenere gli altri formati col medesimo rapporto proporzionale.

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gabbia, margini e colonne

Individuato il formato più idoneo, occorre affrontare il problema dell'impaginazione grafica. La gabbia è la strutturazione della pagina: permette di posizionare tutti gli elementi grafici e testuali. Si tratta quindi di un insieme di regole che permette di predisporre testi, titoli, immagini e didascalie all'interno dello spazio. Lo scopo è quello di organizzare gli elementi in modo da ottenere allo stesso tempo una composizione gradevole e un messaggio efficace. Il modo più semplice per suddividere qualsiasi superficie grafica consiste nel tracciare un margine lungo i suoi bordi. In questo modo si delimita un'area centrale da destinare ai diversi elementi grafici e testuali. I margini sono così definiti:- margine superiore: testa della pagina;

- margine inferiore: piede della pagina;

- margine esterno: margine di taglio;

- margine interno: margine di cucitura;

LA GABBIA PER IL WEB

Non ci sono regole scritte per l'impaginazione sul web. Basti pensare che solo cambiando le dimensioni o la risoluzione dello schermo, cambia lo spazio-formato e di conseguenza si modificano le modalità di lettura della pagina; anche i diversi sistemi operativi possono generare variazioni nella visualizzazione. Considerando questo fattore, comunque, si può far riferimento a una modalità impaginativa nata sin dagli inizi della storia del web: le tabelle.

L'EDITORIA

è un’attività industriale che ha per oggetto la pubblicazione di libri, periodici, opuscoli informativi, pieghevoli e stampati similari.

IL LIBRO

Analizziamo l'anatomia del libro:

  • la sovraccoperta: è quel foglio stampato, in genere in carta lucida, con una discreta grammatura, che a volte riveste il libro. Graficamente presenta le caratteristiche della copertina;
  • la fascetta: in alcuni casi accompagna la sovraccoperta e riporta a scopo pubblicitario alcuni dati, come il numero di copie stampate e i premi assegnati alla pubblicazione;
  • la copertina: si può considerare come una sorta di packaging del libro: ha uno scopo informativo, ma deve essere accattivante. È costituita da due piani, uno anteriore e l’altro posteriore, uniti insieme dal dorso. Deve essere in grado di attirare l’attenzione e di raccontare in qualche modo il libro: sulla copertina compaiono immagini e testi (il titolo, l’autore, la casa editrice, il prezzo ecc.);
  • le sguardie: sono pagine di carta resistente applicate all’interno della copertina: hanno la funzione di collegare quest’ultima al volume e di rendere il libro più robusto. Possono essere bianche o colorate;
  • l’occhiello: è la pagina dispari (a destra) che riporta il titolo dell’opera, con un corpo relativamente piccolo;
  • il frontespizio: dopo l’occhiello (sempre in pagina dispari) si trova una pagina che si può considerare una sorta di anello di congiunzione tra l’esterno del libro, la copertina, e l’interno impaginato con la gabbia. Ha spesso un’impaginazione che ricorda, per scelta tipografica o compositiva, la copertina. Riporta il nome dell’autore, il titolo dell’opera con eventuale sottotitolo, l’indicazione dei collaboratori, il nome dell’editore;
  • il colophon: sul retro del frontespizio si trovano in genere le note che indicano il copyright, la tipografia, la data di pubblicazione, le eventuali riedizioni, i nomi dei progettisti grafici, le referenze;
  • la dedica: si tratta di una pagina che contiene una frase particolarmente significativa, una citazione o una dedica dell’autore;
  • la prefazione: alla dedica in genere segue una pagina bianca (che può contenere i ringraziamenti ai collaboratori) e quindi una pagina in cui gli autori spiegano i motivi che li hanno condotti alla realizzazione e pubblicazione del testo;
  • l’indice (o sommario): può essere posto anche nella parte terminale del libro.

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I contenuti di questa pagina sono estratti prevalentemente dal libro di testo: Silvia Lagnani, Catia Mastrantuono, Tiziana Peraglie, Rita Soccio - Competenze grafiche - edizione Clitt.